Guardarsi indietro è un esercizio utile, con due finalità ben precise. Innanzitutto, aiuta a verificare il cambiamento, a comporre le fotografie che animano il film della nostra vita. In secondo luogo, permette di riannodare i fili pendenti del nostro passato più o meno prossimo.
In questo caso, guardarsi indietro equivale e rileggere, 18 mesi dopo la sua pubblicazione, le pagine di Runners Are Leaders: pensato inizialmente nel 2007, nei mesi della preparazione della maratona di Berlino (la mia prima maratona), scritto nel 2008, completato nel 2009 (con le fotografie di Marco Cavasassi), impaginato nel 2010 (grazie allo splendido lavoro di Lorena Cantoni), il libro viene finalmente stampato nel 2011 (con il contributo, preziosissimo, di Giuseppe Spreafico). Insomma: una lunga gestazione, tra le mille traversie del lavoro e non solo. La vendita è legata a un’iniziativa di fund raising: tutto il ricavato viene devoluto a International Help (grazie al sodalizio con l’amico Luciano Bruno, vicepresidente della onlus e animatore di diverse iniziative benefiche), a finanziare la costruzione di un pozzo a Ilea, in Etiopia. Presentazioni, articoli e recensioni promuovono la vendita del libro e la raccolta, in 6 mesi, di 5.000€.
Runners Are Leaders era nato come una riflessione – interiore – sul tema della leadership: i pensieri che mi accompagnavano durante gli allenamenti mattutini o serali, in giorni lavorativi e festivi, mi inducevano a costruire un parallelo tra il mondo del running e la pratica quotidiana del ruolo di manager. Lentamente queste riflessioni prendevano una forma sempre più precisa e definita, finché venne quasi naturale, nei pomeriggi di un’estate a Sesto Pusteria, di ritorno dalle belle passeggiate sulle Dolomiti, mettere per iscritto questi pensieri: un po’ per divertimento, un po’ per sfida e un po’ per orgoglio, con il desiderio di portare alla luce un prodotto che fosse “mio”, e non dell’azienda per cui lavoro. Infine, durante un pranzo con Luciano, ecco l’intuizione: si decide di stampare il libro, creare iniziative di presentazione e vendita diretta, e destinare tutto il ricavato a International Help.
Ora, rileggere il testo dopo tanto (o poco) tempo, permette di verificare le idee essenziali che volevo trasmettere, e capire se e come si è modificato il mio paradigma di leadership. Il metodo scelto per approcciare questo esercizio è, manco a dirlo, numerico, ingegneristico (l’unico metodo che conosco per sezionare un problema).
Il testo si compone di poco meno di 5000 parole. Tra queste, ho individuato 53 parole chiave, che riferiscono al tema della leadership, e ricorrono complessivamente 348 volte (7.2%). Dall’insieme delle 53 parole, seleziono quelle (per me, oggi) più rilevanti: 18 parole (152 istanze): sono le 18 parole che in modo più significativo, preciso e puntuale definiscono per me il l’idea di leadership, sia direttamente (la pratica della leadership) che indirettamente (i risultati di una sana leadership correttamente esercitata):
Benessere | Pianificazione | Comportamento | Passione | Performance | Relazione | Condivisione | Risultati | Progetto (o meglio: Design) | Scelta | Motivazione | Impegno | Ascolto | Definizione | Cambiamento | Decisione | Risorse | Obiettivo
Manca qualcosa? Come complementare le parole chiave di “Runners Are Leaders”, quali sono i valori che meglio rappresentano l’ideale di leadership? Se riscrivessi Runners Are Leaders oggi, cosa aggiungerei al testo? 8 parole:
Sostenibilità | Consapevolezza | Equilibrio | Green | Semplicità | Minimalismo | Focus | Esperienza
In sintesi: mi riconosco ancor in gran parte di quanto ho scritto tempo fa. Di tanto in tanto mi capita di tornare con il pensiero ad alcuni capitoli del libro, e questo mi aiuta a fare chiarezza. Tuttavia, il testo andrebbe rivisto, arricchito, completato, allo stesso modo in cui mi sono rivisto, arricchito e completato io stesso negli ultimi 5 anni.
